LEGGETE QUI:
Sicuramente molti di voi avranno letto questa notizia, magari in qualche trafiletto nell’angolo in basso dell’ottava pagina dell’allegato all’inserto locale di qualche quotidiano.
Le notizie di attualità internazionale e nazionale in effetti non lasciano molto spazio ai piccoli avvenimenti locali, e tra guerrafondai e schifezze politico/economiche di nostrana produzione, posso capire che alcuni argomenti passino totalmente inosservati, a meno che non si tratti di qualche notizia di cronaca nera dell’ultimo secondo o di qualche fatto della casa reale inglese, che grazie alla professionalità di molti giornalisti potrebbe scalzare una guerra dalle notizie principali.
Insomma, la solita logorrea per arrivare al punto, ed il punto è questo:
DIETRO CASA MIA C’E’ UN VULCANO CHE PRIMA NON C’ERA.
Pochi giorni fa questa notizia di un geyser improvviso sprigionatosi da una rotatoria stradale, mi ha fatto pensare in tutta onestà a qualche rifiuto tossico sotterrato che avesse iniziato ad espellere qualche sostanza nell’aria (e non mi venite a parlare di retorica per il fatto che siamo in Italia e bla bla bla…non mi sarei meravigliata affatto), invece a distanza di giorni si viene a scoprire grazie ad alcuni geologi ed esperti, che quel piccolo buco fumoso sarebbe il cratere di un minivulcano di fango che produce esalazioni di anidride carbonica e altre sostanze tipiche di queste minieruzioni.
Sembra che il fenomeno sia frequente, e che nel Lazio siano presenti queste tipologie di vulcano, così come in Islanda, in Romania e in altre parti del mondo….un microcosmo di minivulcani fangosi di cui assolutamente ignoravo l’esistenza.
La particolarità di quest’ultimo nato, è che invece di trovarsi ad un’altezza adeguata o in zone di campagna, si sia formato in mezzo alla strada, vicino all’aeroporto….immediatamente transennato e ovviamente preso d’assalto da curiosi passanti.
Ed è qui che mi è scattata la tenerezza.
Si, perché mentre ancora lo stanno studiando, lui cresce… il minicratere diventa più largo, e i suoi “sputi” fangosi arrivano alla distanza di tre metri.
Lo studiano e lui continua a sbuffare, e chissà se crescerà ancora o no, oppure se morirà dopo una breve vita, fatto sta che mentre io già davo per scontato l’interesse “mangereccio” di qualche imprenditore territoriale proiettato nella surreale visione delle TERME DI FIUMICINO, leggo invece che si sta pensando di chiudere il cratere.
Ovviamente termineranno prima gli studi per essere certi dell’entità del fenomeno, ma pensano comunque di CHIUDERLO.
Ed è qui che la tenerezza provata si rinforza….perché lui è piccolo…ed io non voglio che lo chiudano col cemento, e dunque
FACCIO IL TIFO!!
spero di non sbagliare nel postare qui il video, anche io sto seguendo la notizia
Bravissima (o bravissimo, perdonami…)
E’ proprio questo 🙂
Grazie!!!! E forza minivulcano!!!!!! 🙂
mt è una vecchia signora 😀
Allora avevo indovinato 😀
Sai vivendo alle spalle di un suo lontano cugino che ci ha preso un po’ la mano e gli piace fare le cose molto più in grande non posso che unirmi alla sensazione di tenerezza e fare il tifo con te! 😉
Etna???
Se è lui, salutaglielo tanto 🙂
Ehm no, quello è il cugino vanitoso, mi riferisco a quello irascibile… il Vesuvio 😛
Aaaahhhh….quello di secondo grado!!!! Ok…salutagli anche lui 😀
Ma certo! 😀
Tifo anche io per il vulcano.
Grazie!!!!! 🙂
1) Ho capito male? Dietro casa tua c’è un mini vulcano? Se è così ecco come si spiega la tua creatività.
2) “La fretta fa i figli storpi”. Per saltare da un blog all’all’altro durante una pausa di lavoro e l’altra non mi sono mai soffermato troppo sul tuo blog e scopro solo oggi, casualmente dell’esistenza di: “i fotolavori di stephy”. Beh? E che è sta storia mo? Pure i fotolavori? Cioè che devo fare, devo perdere tempo pure da quell’altra parte?
Per ora ho dato solo un’occhiata rapida, ma approfondirò.
Intanto mi è caduto l’occhio su questa:
Una notte passerò accanto ai tuoi sogni
sfiorandoli appena,
smuovendo leggermente l’aria
perché quel movimento lieve
ti sia carezza.
OK, ti posso dire una cosa molto affettuosamente alla romana?
“Ma li mortacci tua”. Sai quanto me ne frega del mini vulcano ora che ho scoperto pure quest’altra tua passione/lavoro/nonhocapitobenecosa?
Ma io vengo per un pranzo intero, altro che caffè.
Mi sono espresso bene?
Un bacio.
Pablo
Ma li mortacci tua Pablo!!! Certo che ti sei espresso bene…certo, sono risentita che fin’ora tu non mi abbia tenuta d’occhio, ma va bene…ti stai riprendendo abbastanza 😉
Guarda…facciamo pure merenda se vuoi 🙂
Non è che io non ti ho tenuta d’occhio è che mi pare che qualcuno debba studiare pure te come “vulcanino”. Ma vedrai ti darò soddisfazione e non puoi negare che comunque l’occhio è caduto subito su una cosa bella.
Ma guarda che mi tocca fare alla mia età, saltare da un blog all’altro. Tutto in uno no, vero? Ma lo farò volentieri per tenermi in forma e perché ormai non posso più fare a meno della tua simpatia.
Pablo
Pablo…è un grande onore per me…anche essere studiata come vulcanino… 😀
Ti avverto però che anche i grandi esperti ci hanno rinunciato ormai 🙂
PS…nemmeno io posso più fare a meno dei tuoi racconti, e come la mettiamo??? 😀
PPS: sempre co’ sta storia dell’età….e ora basta…non ci freghi più!
Invece del cemento potremmo metterci un tappo. Così da poterlo aprire quando vogliamo gustarcelo e, che so, metterci le salsicce sopra o ammirare le eruzioni al tramonto. Sarebbe bello.
Sarebbe bellissimo…ma il tappo vogliono metterlo in cemento…è quello il guaio!!
Son tranquilla: gli esperti mi fan ben sperare!
(non ne azzeccano una…)
😉
Hai presente il tappo dello spumante?
…pronti con le macchine fotografiche!
evviva!
Cin CIn 😀
…speriamo bene…il fatto che un fenomeno naturale abbia la sfortuna di trovarsi in piena strada cittadina mi intristisce…
…difficile chiuderlo…sarebbero degli stolti, crediamme!
Potrebbe spuntare in zona più delicata e allora saranno cavoli acidi…
non essere triste per lui: è forte!
Lo spero!!!!! 🙂