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Rispettoso silenzio.
È un vero peccato che la maggioranza delle persone non riesca mai a trovare l’occasione per stare zitta, invece di riempire il mondo di perle di saggezza a chiaro stampo Perugina.
Il silenzio andrebbe invocato al pari delle preghiere, specie nei casi di tragedie come quelle che ben conosciamo, che poi sollecitare preghiere sembra un banale cordoglio collettivo e invece di disarmare le coscienze, arma la convinzione di un Dio buono e Uno cattivo.
Invece no, a noi spettatori in piena esistenza da contrappasso ci tocca assistere ad un pietoso spettacolo di luoghi comuni e frasi di circostanza, di maschere addolorate e giornalisti in calore, di insospettabili intellettuali e neonati polemologi. Per non parlare degli antropologi e i guerrafondai.
Tralasciando l’evidente alterazione mentale di Belpietro e la sua battaglia personale contro ogni forma di buonsenso, mi limiterò ad analizzare brevemente alcune fonti d’informazione e comunicazioni che mi fanno rimpiangere il silenzio.
L’altra sera, facendo zapping tv per seguire le ultime notizie da Parigi, ho visto Vespa esagitato e con un pennarello in mano, presumibilmente pronto a tracciare qualche dettagliato grafico corredato magari delle sagome di tutti i morti ammazzati, forse dopo un consueto e sobrio monologo di Salvini. Non lo saprò mai, perché alla vista del pennarello ho cambiato canale.
Ieri poi ho scoperto che Fazio riesce a trovare la poesia in tutto, scova l’arte e la grazia ovunque, trova musiche di sottofondo e attori d’eccezione, ricrea atmosfere fastidiosamente chic che hanno come risultato quello di farci sentire ancora più lontani dalla realtà. E una volta Fazio mi piaceva….una volta, eh.
Da alcuni siti d’informazione ho appreso che c’è una spasmodica ricerca dei dettagli più cruenti possibile, una gara a chi mostra più corpi dilaniati, quasi che se non vedi non è mai esistito.
Su Facebook invece ho imparato che di fronte ad un attentato devastante e sanguinario come quello di Parigi, sei insensibile se non modifichi la tua foto del profilo con l’apposita App, a seconda dell’evento o della campagna da supportare. Mi si è riempita la bacheca di contatti con le proprie facce tinteggiate di tricolore francese, e non è che io voglia sempre cercare polemica per eccesso di puntiglio, ma non mi è sembrato di aver mai visto prima nessuno degli stessi contatti “vestito” con i colori nigeriani o kenioti….o siriani.
Curioso, gli algoritmi risultano meno democratici della loro stessa natura.
Io mi sento vicina alle vittime di qualsiasi forma di terrorismo troppo spesso mascherato da credo religioso e temo per il nostro futuro in mano alla stupidità e all’avidità umana. Vorrei sperare nelle generazioni future, per le generazioni future e credere a mio figlio quando dice che per far finire una guerra basta fare la pace.
Intanto continuo a cercare silenzio.
per finire una guerra basta fare la pace … URLIAMOLOOOOOO TUTTI INSIEMEEEEE
perché sembra che nessuno ci abbia ancora pensato!!!
🙂 ecco.
E’ il pensiero più bello che abbia letto in questi giorni ed è assolutamente in linea con quello che sento anch’io. Grazie.
Grazie a te. 🙂
Pingback: SILENZIO | Semi da piantare
Ecco: silenzio. Sulla mia bacheca di Fb non compare ormai più nessuno: ogni notizia di attualità ha fatto perdere amici e adesso ci sono rimaste solo le cazzate.
E’ giusto che sia così….
Ma ti chiami pornoscintille pure su fb? 😀 Difficile lasciare seri messaggi sulla bacheca di un Pornoscintille 😉
E invece metti una tastiera in mano a un cretino e si sentirà Socrate. Ti faccio ridere? E’ la mia tecnica per far saltare i bottoni alle camicette 😉
Si….fai intelligentemente ridere. Col cervello i bottoni saltano prima. Si.
Non prendere freddo 😉
Allacciata, sono.
Meno male. Sai, spesso devo passeggiare col giubotto antiproiettili: mentre cammino saltano bottoni di camicette come fosse capodanno 😉
Ma WOW! In realtà sospettavo..
😉 Per portare a spasso la mia ironia, mi sono dovuto munire di porto d’armi.
Toh…io ce l’ho per il mio naso 🙂
Vedi a volte le coincidenze?
Cos’ha il tuo naso? :-O
In foto gioco molto con i chiaroscuri per mimetizzare le dimensioni. Ma se guardi bene ti rendi conto.
E’ una tara genetica la mia….mio padre mi ha trasmesso geni danteschi 😀
Smettila, mi sto innamorando di te.
Lo so. Capita ma poi passa, eh.
Ci sono passati tutti gli psichiatri? E’ la prassi?
Mah non saprei…i ricercatori dell’Università dell’Illinois hanno condotto studi in merito, ma sembra sia tutto riconducibile ad una buona dose di ironia e autoironia, che spesso tira più di un…
… pelo di fica? Ops, scusa, mi era rimasto fra i denti. Incomincio a pensare che noi due abbiamo un sacco di cose in comune. Non avrai anche il pistolino?
No. E poi sono pacifista. 🙂
Ahahaha, ma anch’io! Cioè, mi piace che gli altri siano pacifisti verso me. Però mi pare di ricordare di aver una qualche arma, da qualche parte …
Cioè anche tu senza pistolino??
Non riesco a ricordare! Mi aiuti a cercare?
Gua’, non posso proprio…devo portare a spasso il mio naso.
Facciamo che cerchi da solo, eh? 😀
Te lo porto a spasso io? Tanto devo portare fuori il mio …
(Vorrei scriverti un’email, ma non ho la tua, visto che commentiamo sempre sul tuo blog :-))
Una curiosità comunque: tu scrivi solo racconti erotici?
Ma no. Anche racconti pornografici ;-P
Dai!! Io sono seria. Mi sta salendo un complimento e vorrei fartelo….davvero scrivi solo questo genere?
Non trattenere le cose che hai dentro 😛
Okokok…rutterò un ossequio.
Il fatto è che la tua scrittura ha un ritmo talmente brillante che credo sia un vero peccato non estenderla ad altri generi.
Sei coinvolgente e intrigante, si, e mai banale. Ti sembrerò strana (in realtà lo sono 😀 ) ma mi ispiri qualcosa di cervellotico. Vedi te..
“Qualcosa di cervellotico” è una roba sexy? Grazie per i complimenti, graditissimi. Sì, ho scritto anche altro, sto cercando di imparare: il mio psichiatra dice che può essere utile come terapia.
Potrebbe diventarlo con la giusta trama, ma non per forza. Saresti una scoperta gradita in caso contrario.
Il mio invece, si lascia psicanalizzare da me.
Uh, quanto vorrei essere al suo posto!
Mica lo so se ti conviene. I migliori hanno fallito 😀
Nel farsi psicanalizzare da te? E’ troppo contorto. Mi piace 🙂
Nono…sono caduti in battaglia tentando di psicanalizzarmi… 😀
sottolineo ogni parola e aggiungo che la morte è morte ovunque, non ha confini, né colori tantomeno algoritmi dedicati. In questi giorni ho un senso di nausea continua per i supposti contenitori informativi, siano essi televisivi o carta stampata e ci metterei anche il web, con la sua immediatezza e ignoranza che ammorba menti con le più indicibili cazzate.
l’era dei social ha creato una sorta di sindrome da partecipazione, dove conta l’immediatezza, e l’emotività al posto della riflessione. Ci sta, davanti a una barbarie simile è difficile non reagire, anche con veemenza spesso; ma quello che ho cercato di fare, a casa, con i figli disgustati e in parte terrorizzati, è stato quello di invitarli a cercare fonti, le più possibili, per comprendere il mondo e ciò che succede. E ciò che succede spesso è la somma di altra barbarie, più sottile, meno invasiva mediaticamente; ma non meno cruenta. Combattere l’ignoranza, istruendosi per quanto possibile, credo sia una delle migliori risposte.
Il problema caro Massimo, è proprio trovare le giuste fonti in questo marasma mediatico che spesso nasce dall’iniziativa di qualche incompetente.
Un po’ come cercare risposte mediche online ai sintomi che avverti: nell’80 % dei casi scopri che stai per morire e non lo sapevi.
Oggi ho letto che ci sono state una marea di foto/bufala dei massacri. Ti rendi conto a che punto siamo arrivati?
si, è vero quello che dici, ma salvo il principio per nulla scontato di nuotarci in questo marasma di informazione spesso omologata e faziosa; scava scava qualcosa serio si trova.
Sono d’accordo con Massimo Botturi: la conoscenza è l’arma migliore che possiamo dare in mano alle future generazioni, una sete che non deve mai venire meno per far sì che la mente possa aprirsi all’idea universale di un’umanità più “umana”, senza quelle prigionie culturali che annientano la dignità e la vita delle Persone. Informarsi con i giusti veicoli, studiare, viaggiare, essere curiosi del diverso per alimentare e tenere viva la tolleranza, il dialogo, l’ascolto e l’accettazione dell’altro. Per capire e per cambiare un mondo di cui facciamo parte. Il mondo siamo noi.
Per quanto riguarda il discorso in specifico penso che bisognerebbe andare molto ma molto alle reali radici di questa complessa situazione politica, culturale e di sete di potere che va sempre ripetendosi nella storia degli uomini.
Scusa il mio non-silenzio.
ciao.
Un non-silenzio apprezzato.
Grazie 😉
Sono d’accordo con Massimo Botturi: la conoscenza è l’arma migliore che possiamo dare in mano alle future generazioni, una sete che non deve mai venire meno per far sì che la mente possa aprirsi all’idea universale di un’umanità più “umana”, senza quelle prigionie culturali che annientano la dignità e la vita delle Persone. Informarsi con i giusti veicoli, studiare, viaggiare, essere curiosi del diverso per alimentare e tenere viva la tolleranza, il dialogo, l’ascolto e l’accettazione dell’altro. Per capire e per cambiare un mondo di cui facciamo parte. Il mondo siamo noi.
Per quanto riguarda il discorso in specifico penso che bisognerebbe andare molto ma molto a fondo per scoprire le reali radici di questa complessa situazione politica, culturale e di sete di potere che va sempre ripetendosi nella storia degli uomini.
Scusa il mio non-silenzio.
ciao.