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Non me ne vogliate, ma pubblico qui questo articolo che era destinato alla sezione Cronaca Nera di una rivista virtuale surreale, al momento in fase di stallo.
Non sapendo dove metterlo, ve ne faccio dono 😀
“Si è conclusa in tragedia nella notte di Martedì, una riunione di condominio in Via Gabriele D’annunzio a Montenero di Bisaccia (Molise).
Alle due di notte, la polizia si è recata nei pressi del civico 45 a seguito di una segnalazione, trovandosi davanti uno scenario raccapricciante. Sette persone giacevano a terra senza vita, apparentemente a seguito di una rissa, visto lo stato della stanza in cui si stava svolgendo fino a poco prima l’assemblea.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti basata sul racconto dei testimoni, una coppia di neosposi inquilini del secondo piano riuscita a rifugiarsi nel locale caldaie durante la follia omicida, sarebbe iniziato tutto dal tentativo dell’inquilino del terzo piano di farsi esplodere.
Mentre l’amministratore elencava i punti all’ordine del giorno, Nicola Miso, ottantaduenne vedovo ex dirigente delle Poste, stanco di un’infiltrazione sul soffitto del suo appartamento che da anni non riusciva a far sistemare nonostante le ripetute sollecitazioni, avrebbe aperto improvvisamente il cappotto che indossava rivelando l’esplosivo legato in vita e al grido di “Andate tutti affanculo” avrebbe cercato di azionare il meccanismo della bomba senza riuscirci, dando modo ai condomini presenti di immobilizzarlo sul pavimento.
Gli inquirenti in queste ore stanno analizzando l’ordigno per stabilire se sia stato fabbricato in casa dallo stesso Miso oppure acquistato in qualche modo. L’ipotesi più accreditata sembra essere la fabbricazione casalinga, evidentemente senza alcuna competenza tecnica.
Mentre veniva spinto in terra, il signor Miso avrebbe sbattuto la testa morendo sul colpo.
Assistendo alla scena, la signora Tosti inquilina del piano terra sarebbe svenuta per lo spavento. Il signor Modica, infermiere dirimpettaio della Tosti avrebbe immediatamente cercato di rianimarla praticandole la respirazione bocca a bocca, ma all’improvviso la moglie dello stesso Modica in preda ad un attacco isterico di gelosia, lo avrebbe colpito più volte alla testa con la scopa presa dal magazzino pulizie urlando “Fedigrafo di merda! Tu e quella troia della Tosti! Ogni scusa pur di metterle le mani addosso! Porco!”. Dalla posizione dei corpi al ritrovamento, il signor Modica sarebbe morto sotto i colpi inferti dalla moglie, riverso sul seno della signora Tosti che non era svenuta ma morta, probabilmente per infarto. L’autopsia rivelerà sicuramente ulteriori dettagli.
Mentre i due sposini si rifugiavano nel locale caldaie, la moglie del signor Modica veniva strattonata dalle signore Marini e Salvioli, coppia di inquiline del quarto piano, nel tentativo di bloccarla.
L’amministratore correndo in aiuto delle due, sarebbe scivolato sul sangue del signor Modica, andando ad urtare con la testa contro lo spigolo di marmo del battiscopa e restando esanime sul pavimento.
A questo punto la moglie del signor Modica ormai fuori controllo avrebbe urlato “Brutte lesbiche del cazzo! Toglietemi le mani di dosso! Lesbiche schifose!”. Pare che questi insulti nei confronti delle due andassero avanti già da diversi mesi, e si pensa sia questo il motivo per cui la signora Marini evidentemente esasperata, avrebbe all’improvviso dato una testata alla moglie di Modica, morta successivamente durante il trasporto in ospedale.
I due testimoni riferiscono poi di aver sentito il cane dei Modica scendere le scale abbaiando forsennatamente, di averlo visto entrare nella stanza dell’assemblea e scagliarsi contro la Marini. Il cane, un mastino francese, avrebbe sbranato la signora prima di essere colpito a morte dalla Salvioli e dal figlio dei coniugi Fausti, del primo piano.
La signora Salvioli e il Fausti, si sarebbero dunque accasciati a terra per la fatica e la disperazione, inciampando inavvertitamente nell’ordigno inesploso del signor Miso e provocandone l’innesco, che però invece di esplodere è andato in cortocircuito fulminando i due all’istante.
Il sindaco di Montenero di Bisaccia ha comunicato il proprio cordoglio ai familiari delle vittime per questo tragico episodio, e assicura che sarà fatta piena luce sulle dinamiche per stabilirne cause e responsabilità.”
Stephy